L'industria del fashion ci ha abituati anno dopo anno, sfilata dopo sfilata, a non sorprenderci dinanzi alle più stravaganti innovazioni in materia di forme, tagli e geometrie degli abiti proposti.
Si potrebbe affermare, anche se non esiste limite alla fantasia umana, che quasi tutte le forme siano state inventate e che ,col tempo, smetteremo di stupirci, che non si vede più nulla di nuovo nel panorama della moda, ma non è così.
Se da un lato la struttura del corpo umano, di fatto, permette ben poche ulteriori innovazioni, dato che un abito deve pur sempre costituirsi come l'involucro del corpo stesso, nel settore tessile, la ricerca procede ad un ritmo esponenziale, progettando tessuti ad elevatissimo livello tecnologico, in grado di svolgere funzioni, reagire a sollecitazioni, proteggere ed assolvere un compito fondamentale, conferire bellezza a chi li indossa.
La realizzazione di tessuti con migliori caratteristiche idrorepellenti, antistatiche, antifiamma, con proprietà antibatteriche, capaci di non trattenere lo sporco, sono alcuni esempi delle molteplici possibilità offerte nel settore dei tessuti high-tech, ma non sono le più sorprendenti.
Mai sentito parlare di nanotecnologie?
Branca della scienza dalle applicazioni pressochè infinite che non inaspettatamente sta approdando al complesso mondo della moda, regalando un infinito universo di possibilità per rendere ancora più dinamica e spettacolare questa sublime forma d'arte.
La possibilità di utilizzare le nanotecnologie nel settore dei tessuti è limitata solo dalla fantasia di ingegneri e scienziati e ciò implica un profondo stupore dinanzi ad un progresso così sconvolgente...
E dunque...
Indosseremo abiti fatti di tessuti curativi, tessuti che hanno sistemi in grado di tenere sotto controllo ciò che succede nell'organismo di chi li indossa, dal ritmo cardiaco al livello di glucosio... Ci copriremo con giacche fatte di tessuti antiallergici, repellenti a polline ed altri agenti contaminanti.... Indosseremo tessuti antistress, dotati cioè di filamenti metallici che non permettono alle onde elettromagnetiche di trapassare l'indumento, proteggendo in questo modo dall'elettrosmog...
Indosseremo abiti composti da fibre termoplastiche in grado di modificare l'aspetto dell'indumento, creando plissè, pieghe , arricciature...
E soprattutto avremo accesso alla luce ed al colore...
Una luce ed un colore mai ottenuto prima...
Come quello delle ali delle farfalle...
Le nanoparticelle di oro e di altre sostanze assumono tutti i colori dell'arcobaleno, a seconda delle loro nano-dimensioni; il colore dipende SOLO dalla nano-dimensione della nanoparticella. Pertanto, come in natura le farfalle non hanno pigmenti colorati nelle loro coloratissime ali, ma nanoparticelle, oggi con i nano-coloranti si possono tingere tessuti e pelli senza dover fissare i colori derivanti da pigmenti sintetici.
Indosseremo tessuti che cambiano colore ed emanano luce, perchè composti da nano-fibre ottiche...
E' difficile immaginare quanto saremo in gradi di spingerci avanti nel prossimo futuro ma di sicuro dovremo diventare più fantasiosi, coraggiosi e creativi che mai, perchè gli strumenti di cui cominciamo a disporre e che saranno di largo uso domani ci offriranno infinite possibilià....
Sarà in grado la nostra creatività di tenere il passo?
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